IL 17 MARZO 2011 SI FESTEGGIANO I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA (1861-2011).
Uno dei protagonisti di questo incredibile evento è Giuseppe Garibaldi, o Peppino, come era chiamato, nato a Nizza nel 1807. All’epoca Nizza faceva parte del Regno di Sardegna, ma successivamente la città costiera fu ceduta alla Francia. Questo fatto fece infuriare Garibaldi, e la leggenda vuole che lo stesso Peppino dicesse di esser nato italiano, ma che sarebbe morto francese.
Continuò a condurre la sua vita da marinaio anche nei primi anni di vita in Brasile, dove si rifugiò dopo aver partecipato ad azioni insurrezionali (INSURREZIONE = RIBELLIONE). Qui incontrò Anita, alla quale fu vicino fino alla morte. Dopo essere tornato in Italia ed aver combattuto nella I guerra d’Indipendenza e a difesa della Repubblica Romana, dovette assistere alla morte della moglie, che seppellì vicino Ravenna, durante la fuga da Roma.
Dopo altre avventure, arriviamo a narrare forse una delle più eroiche spedizioni della storia italiana: quella dei Mille. I 1089 volontari (dei quali il più giovane aveva undici anni e il più anziano settanta!) salparono nella notte del 6 maggio 1860 da Quarto, nei pressi di Genova, con due navi, il Piemonte e il Lombardo, ed arrivarono a Marsala l’11 maggio. Già a Salemi ci furono i primi festeggiamenti per i garibaldini e spuntarono i primi tricolori. Garibaldi arrivò a Palermo. L’astuzia di Peppino e l’incompetenza dei generali Borbonici (che bombardarono la città per creare confusione, ma questo fece perdere loro l’appoggio dei palermitani), furono decisive per la conquista della città. Riuscì a passare lo Stretto di Messina e conquistò Reggio Calabria senza combattere, poiché molti generali si fecero corrompere. Il governo del Regno delle Due Sicilie si dimise e non c’era più niente da fare quando anche un farmacista stava togliendo lo stemma borbonico. Garibaldi entrato a Napoli rese omaggio a San Gennaro, partecipò alla festa di Piedigrotta ed entrò al teatro San Carlo inneggiando al Re Vittorio Emanuele II. Il generale e il Re sì incontrarono nei pressi di Teano (provincia di Caserta, in Campania). Alla vista del Re, Garibaldi, che indossava il poncho sulla storica camicia rossa, si tolse il cappello e disse “Saluto il primo Re d’Italia”, e consegnò al Sovrano le terre conquistate. Il generale successivamente rifiutò onori e denaro, e si imbarcò dal molo di Napoli per Caprera (arcipelago della Maddalena, Sardegna).
Lì rimase pochissimo e tornò a viaggiare. Voleva conquistare Roma. Voleva risalire dalla Calabria, e qui dei bersaglieri, quindi sabaudi, gli spararono alla coscia destra (la pallottola fu estratta solo anni dopo dal medico personale di Napoleone III). Ormai il grande Generale era scomodo ai palazzi della politica. Andò a Londra, dove fu accolto da mezzo milione di persone, e nella III guerra d’Indipendenza salvò l’onore nazionale riportando alcune vittorie importanti e arrivando fino al Trentino.
Roma fu presa senza il Suo contributo,cosa che lo rattristò molto. Ma continuò a girovagare e a combattere.
A Caprera, in età avanzata, ebbe tre figli (oltre ai vari già avuti in passato, alcuni dei quali morti) da una ragazza astigiana, badante dei nipoti. Si scoprì che l’Eroe dei due mondi era povero: consigli comunali raccolsero fondi, Palermo gli concesse un vitalizio e il governo gli assegnò una cospicua pensione, accettata solamente quando al Governo venne eletto Agostino Depretis (che combattè nei Mille).
L’ultima avventura fu un durissimo viaggio verso Palermo, dove fu invitato ai festeggiamenti per il sesto centenario dei Vespri Siciliani. Era malato e stanco, ma la folla lo salutò con un entusiasmo straordinario.
Tornò a Caprera e morì. Era il 2 giugno 1882, e aveva settantacinque anni splendidamente vissuti.
Perdonatemi per la lunghezza, per un articolo di giornale, e per la brevità, come ritratto storico, ma non potevamo festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia, senza parlare di Garibaldi, che incarna il Risorgimento ed è stato e rimane, forse, l’unico vero Eroe della Nostra Patria. Tanti Auguri Italia.
Articolo di Marco cecili, http://www.150litaliacanta.com/
Salve a tutti!
RispondiEliminaSono la prima!!!
Penso che Garibaldi sia un grande eroe e l'unico che abbia dimostrato di tener veramente a quest'Italia.
E' lui che ha unito l'Italia, se non fosse stato per lui, noi saremmo ancora divisi in Stati Regionali o non so cosa.
Ricordo quando sono andata in Sardegna, di aver visitato la villa di Garibaldi, non era proprio una villa, però era abbastanza grande. Ricordo di aver visto l'albero dedicato alla figlia Clelia Garibaldi. E' un albero vecchio di non so quanto!
Ricordo di aver visto in una vetrinetta la pallottola estrattagli dalla gamba.
Una cosa che mi ha colpito particolarmente è stato il letto di morte di Garibaldi, era molto curato e mi era sembrato di rivivere la scena di quando ha esalato l'ultimo respiro.
Ricordo di aver visto un documentario su Antonio Meucci e della sua invenzione del telefono, quando andò in banca rotta decise di produrre candele e in quel periodo (1850/1853) accolse l'amico GIUSEPPE GARIBALDI, il quale lo aiutò nella fabbricazione delle candele.
Ricordate le parole di Giuseppe Garibaldi: Io ho fatto l'Italia, ma ora bisogna fare gli italiani!
Grazie per aver letto!
Ciao ciao!
Giulia Casamenti ^^
Grazie Giulia per il tuo prezioso commento. Mi ha colpito il fatto che ti sia rimasta impressa la frase "l'Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani". Sarebbe interessante approfondire il significato di questa frase a quel tempo, e capire se è ancora attuale. Lascio a voi scoprirlo o commentare con vostre opinioni.
RispondiEliminaSalve a tutti,
RispondiEliminaprima di leggere questo articolo, di Garibaldi non conoscevo nulla, sapevo soltanto che lui aveva unito l'Italia.Dopo averlo letto, invece, ho capito che lui è stato un eroe (e lo è ancora)e l'unico (come dice Giulia)a tenere veramente all'Italia, facendo di tutto per unirla. se quest'anno festeggiamo i 150 dell'unità d'Italia è soltanto per merito suo!
leggendo questo articolo mi sono appassionata a Garibaldi e prometto di informarmi su di lui.
Concordo con quello che ha detto Giulia, non dobbiamo mai dimenticarci quello che ci ha detto Garibaldi: io ho fatto l'Italia, ma ora dobbiamo fare gli italiani!
ciao a tutti!!
Joelle.
Giuseppe Garibaldi è stato un uomo molto importante per creare una Italia unita perchè ha combattuto per le sue idee. Mi domando cosa penserebbe sul fatto che ci sono persone che la vogliono dividere!!!
RispondiEliminaE voi cosa ne pensate?
RispondiEliminaQuello che sto per scrivere non è “farina del mio sacco” ma sono parti del discorso che Roberto Benigni ha fatto nel suo spettacolo di Sanremo. Sono le frasi che mi hanno colpito maggiormente:”la storia del nostro paese è una storia incredibile, inenarrabile… è memorabile l’impresa di questi uomini (Garibaldi, Mazzini, Cavour) tutti giovani, poco più che ventenni, che hanno dato la loro vita per l’unità d’Italia…Garibaldi era un mito per tutto il mondo, detto EL DIABLO, di una bellezza e imponenza fisica grandiose. Chiamato anche l’eroe dei due mondi per le sue imprese compiute sia in Europa che in America. Scrittori famosissimi dell’epoca seguivano le imprese di Garibaldi, mandavano soldi per finanziare questa grande impresa di unità”. Mi ha molto colpito la descrizione di patriottismo: “voler bene alla propria nazione…. SENTIRE LA BANDIERA”. Come ha voluto farci capire Benigni cerchiamo di rendere omaggio a personaggi così grandiosi come Giuseppe Garibaldi che ancora oggi ci ricordano la grandezza e la bellezza della nostra Italia.
RispondiEliminaCiao a tutti!
Nicolò
Salve a tutti,
RispondiEliminasono assolutamente d'accordo con te Nicolò, Garibaldi è proprio l'eroe dei due mondi!!
=) Ciao
Giulia Casamenti
Nicolò, hai scritto un commento degno di un intellettuale. Sei veramente bravo, il tuo impegno nel reperire informazioni così significative è ammirevole.
RispondiEliminaCiao a tutti!!!
RispondiEliminaio penso che Garibaldi sia stato/sia un grande eroe perchè se non ci fosse stato lui a dare la vita per unire l'Italia noi saremmo ancora divisi!!
Questa cosa mi fa capire che oggi ci sono persone (come dice Pietro)che vogliono dividere il nostro paese, io mi chiedo se loro sanno la storia che ha vissuto l'Italia!! Anche se la sapessero io credo che non gliene importerebbe niente perchè, come dice la prof Valenti, queste persone sono ignoranti e che non capiscono un tubo! Io queste cose non le sapevo ma avendo letto il blog ho imparato cose che non avrei mai pensato!! Io spero che l'Italia non si divida per colpa di quei cretini che non capiscono niente!!! Spero tutto il meglio per il nostro paese!!!! sono d'accordo con Giulia quando ha scritto - io ho fatto l'Italia ma ora dobbiamo fare gli Italiani!!!
Per la prof Valenti: io penso, come ho detto prima, che quelle persone che pensano queste cose ORRIBILI, sia gente che non riesce a ragionare in modo decente... uno può dire la sua, su questo non ho niente da dire, ma fare anche un partito per dividere l'Italia questo mi fa andare proprio giù la corda!!!
Grazie mille per aver letto questo mio commento!!
ciao a tutti
Sofia, noi non abbiamo mai parlato in classe di partiti italiani. Di quale partito stai parlando? Certo è un ignorante chi giudica ed esprime un'opinione senza sapere e senza conoscere. Se non conosciamo da dove veniamo, cioè il nostro passato, non possiamo andare da nessuna parte.
RispondiEliminaIo penso come tutti voi che Garibaldi sia un eroe ma non da stimare fino in fondo perchè per raggiungere i suoi scopi è giunto alla corruzione...
RispondiEliminaPenso che quelli che vogliono dividere l'Italia non siano rispettosi nei confronti di coloro che sono morti per l'Unità d'Italia. E' come se tu dopo tanto tempo e impegno hai terminato un puzzle e altri vengono lì e te lo distruggono!!!
UNITA'... è una cosa che per uno Stato è fondamentale per non essere un popolo di "calpesti e derisi" come cantiamo nel nostro inno, dove l'unità occupa una strofa intera che, secondo me è la parte più bella e sentita dagli italiani:
"uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
rivelano ai Popoli
le vie del Signore;
giuriamo far libero
il suolo natìo:
uniti per Dio
chi vincer ci può?"
E con questo concludo, grazie per aver letto!!
Non c'è che dire, un post sbalorditivo. Garibaldi ha fatto delle cose veramente fantastiche ed io vorrei poter dare un contributo come il suo all'Italia. So che con lo studio e informandomi su quello che accade nel mondo e nel mio paese forse potrò riuscirci (anche soltanto contribuire ad aumentare la civiltà degli italiani, attualmente alquanto scarsa!)
RispondiEliminaMi sembra che alcune persone siano contente di festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia solo per poter godere di un giorno di festa in più; bisognerebbe, invece, fermarsi a rfilettere sul vero significato di questa giornata (anche solo poichi minuti il 17 di marzo).
Ciao Erik!!!
Cosa intendi dire, Linda, quando parli di corruzione?
RispondiEliminaBravi tutti.
Ecco le prime due strofe dell'inno d'Italia scritto da Goffredo Mameli.
RispondiEliminaChi di voi può fare la parafrasi, anche solo di qualche verso?
Fratelli d'Italia,
L'Italia s'è desta;
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò,
Noi fummo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme;
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamoci a coorte!
Siam pronti alla morte;
Italia chiamò.
Per Giulia Casamenti: ricordi che in classe mi hai chiesto chiarimenti sulla relazione tra Ludovico Ariosto e Alessandra Benucci? E io ti ho risposto che si trattava di una relazione un po' segreta? Aspetto un piccolo approfondimento sulla questione.
RispondiEliminaL'Inno di Mameli,penso che sia conosciuto un pò da tutti o almeno tutti ricordiamo qualche strofa.Ho letto che alcune persone cominciarono a cantarlo fino a impararlo e a diffonderlo e diventò per gli italiani il simbolo del Risorgimento.
RispondiEliminaQuesto inno servì per incitare il popolo all'insurrezione.Quando questo inno si diffuse le autorità cercarono di vietarlo ma fu inutile anzi anche le bande militari iniziarono a suonarlo e fu così che il re fu costretto a ritirare la censura
PARAFRASI
RispondiEliminaGli italiani sono fratelli
l'Italia si è svegliata è pronta alla guerra
indossa l'elmo di Scipione l'africano
la Vittoria è di Roma
perchè Dio ha voluto così
Uniamoci in battaglia
siamo pronti a morire
per l'Italia(hanno dato la morte perchè noi vivessimo)
Nel verso."le porga la chioma"il poeta si riferisce all'uso di tagliare i capelli alle schiave per distinguerle dalle donne libere le quali portavano i capelli lunghi.Qui le schiave dovevano porgere le loro chiome a Roma sempre vincitrice.
Per quanto riguarda l'elmo di Scipio si fa riferimento a Scipione il generale romano che sconfisse il cartaginese Annibale.
Stringiamoci a corte,vuol dire restiamo uniti noi combattenti che siamo pronti a morire per ciò che crediamo.Corte è riferito all'esercito che era diviso in molte corti
Dall'Alpi a Sicilia..
RispondiElimina...i bimbi d' Italia
si chiaman Balilla......
parafrasi:
Da nord a sud
tutti siamo pronti a combattere
tutti hanno coraggio e il valore
per essere acapo della rivolta
anche i bambini........
Balilla è il soprannome dato ai bambini che con il lancio di una pietra si diede inizio alla rivolta di Genova contro gli Austro-piemontesi
......si parla dell'Austia,si perchè anche l'Austria sarà sconfitta,
l'Austria bevve il sangue italiano e quello polacco con i mercenari cosacchi,ma questo sangue le bruciò il cuore.....
si perchè la l'Austria fu sconfitta
Ho visto anch'io Benigni a Sanremo,bello l'ingresso a cavallo con la bandiera in mano,proprio come Garibaldi peccato che non fosse vestito uguale..........poi mi ha fatto ridere quando ha detto che non si fidava tanto a venire a cavallo visto che i cavalieri non sono ben visti(qui c'è secondo me un chiaro riferimento a B.)
RispondiEliminaForte anche quando ha detto a Morandi che è stato il primo adedicare una canzone a Garibaldi:
uno su mille ce la fa"e poi il fatto che tuitto a Sanremo era in tema è stato invitato anche Barbarossa.........troppo forte
Ha citato tante frasi ma due mi sono rimaste impresse:
1-Cavour,Mazzini,Garibaldi sono entrati in politica e sono usciti più poveri di quanto erano entrati,ma hanno arricchito enormemente gli italiani.
2-Se qualche volta la felicità si scorda di voi,non vi scordate di lei.La felicità deve costare poco perchè se costa troppo non è di buona qualità.
Bravissimo Thomas, il tuo impegno è lodevole. Il video di Benigni dovrebbero guardarlo in tanti. Se hai il link, puoi per favore inserirlo il un posto così che tutti lo vedano?
RispondiEliminaGaribaldi è stato uno dei protagonista dell'unità d'italia.è stato coraggioso a sbarcare in America .Garibaldi è stato fantastico!! anche se io non lo festoggio la festa!! ciaoooo
RispondiEliminaForse non ho capito bene cosa voleva significare ma quando ho detto che è giunto alla corruzione per raggiungere i suoi scopi intendevo quella parte del post dove dice che conquistò Reggio Calabria senza combattere perchè molti generali si fecero corrompere.
RispondiEliminaComunque anche a me è piaciuto molto lo spettacolo di Benigni a Sanremo! Dopo aver detto poche frasi mi ha subito incollato allo schermo e, alla fine del suo discorso mi ha reso fiera di essere italiana!! Io penso che abbia un grande dono della parola... quasi come Ulisse...
Scusi proff ma non sono molto bravo con il computer,comunque basta digitare :Benigni a Sanremo e ti appaiono i video.
RispondiEliminaCiao Thomas
Garibaldi io immaginavo che fosse un grande eroe del Risorgimento e dell'unità dell'Italia, adesso so molte più cose di lui e posso forse scoperto anche una cosa molto interessante,-secondo voi può darsi che il paese vicino al nostro si chiami "ANITA" perchè centri qualcosa con l'Anita di Garibaldi?- Io sono felice di festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, e non come dice Erik che si è felici perchè si sta a casa, io credo che questo sia un buon momento di diventare veri "fratelli d'Italia", di mettere da parte le diversità e unirci veramente, non solo perchè si ha un territorio e una bandiera per tutti, ma per stare in sintonia con tutto il nostro paese. Qualcuno potrebbe non essere d'accordo con il mio commento, ma non dico di unirci così tanto da abbracciarci, bensì di convivere assieme senza odio, però potrebbero esserci dei casi in cui con qualcuno non riesci proprio a stargli vicino, è suvvesso anche a me se è per questo. W L'ITALIA UNITA! W L'ITALIA (Che come direbbe Carletto, è il paese dela PIZZAAAA!) CIAO A TUTTI
RispondiEliminaCiao a tutti!!!
RispondiEliminaMi dispiace davvero di scrivere solo ora!!!
Comunque concordo in pieno con tutto quello che avete detto e penso che se non ci fosse stato Garibaldi l'Italia oggi sarebbe ancora divisa perchè persone così decise, coraggiose e che dimostrano un "AMORE" così grande per la propria patria non ci siano tutti i giorni!!
Senza di LUI probabilmente tutte le tradizioni che accomunano noi italiani, sarebbero abitudini di solo alcune regioni, se senza l'UNITA' saremmo divisi così, e per tutto quello che la gente ci ricorda, cose belle o cose brutte, ricorderebbero solo alcune persone!!
Mi scuso ancora e BUONA SERATA A TUTTI!!
Buon compleanno Italia!!!! W Garibaldi!! W l'Italia!!!
RispondiEliminaLeggendo questo blog ha capito che garibaldi ha dato molto al nostro paese, dedicando la sua vita a rendere l'Italia unita.Lui come altre persone ha fatto molti sacrifici e noi non dobbiamo dimenticare tutto ciò.é nostro dovere continuare a mantenere questo ideale di unità per il nostro bene.
RispondiElimina