LENTAMENTE MUORE di Pablo Neruda
(Va però segnalato che non sono tutti d'accordo sull'attribuire questa poesia a Pablo Neruda. Il testo sarebbe stato scritto da Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961)
(Va però segnalato che non sono tutti d'accordo sull'attribuire questa poesia a Pablo Neruda. Il testo sarebbe stato scritto da Martha Medeiros, giornalista e scrittrice brasiliana nata nel 1961)
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi é infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Sfida 1: commenta questa poesia scegliendo un aspetto che ti ha particolarmente colpito.
Sfida 2: scrivi di alcune PICCOLE FELICITA' che la vita ti può regalare, per il momento non toccare l'argomento delle GRANDI FELICITA', quelle che derivano dagli affetti importanti, come i genitori, i nonni, ecc. Descrivi piccole cose che possono, in qualche modo, renderti "felice".
Esempi:
"Un momento di piccola felicità è quando, al momento dell'interrogazione, il prof mi guarda, poi, come ipnotizzato da una mia silenziosa supplica, sposta lo sguardo e fa una domanda al mio vicino di banco" (Michele F.)
"Quando l'amico che mi ha rubato la fidanzata è stato lasciato dalla mia ex fidanzata" (Giancarlo T.)
Ciao a tutti!!
RispondiElimina"Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare" è la parte che mi ha colpito di più perchè dice che la vita non va vissuta solo per le cose materiali come mangiare respirare... ma anche per le cose che non riempiono solo la pancia o i polmoni come le emozioni che fanno un pieno più abbondante rispetto a una pizza.
Un momento di piccola felicità è quando mi ritrovo nel vialetto davanti casa mia e, prima che io entri in casa il mio cane mi riconosce e abbaia.
Linda, sei semplicemente fantastica.
RispondiEliminaciao,una delle parti che mi hanno colpito di più è l'ultima parte cioè "soltanto l'ardente pazienza porterà
RispondiEliminaal raggiungimento
di una splendida felicità"
tuttavia io non sono molto d'accordo perchè trovo che non si possa aspettare all'infito ma a volte bisogna anche prendere l'iniziativa altrimentisi rischia di rimanere delusi.
un momento di piccola felicità è quando il mio pappagallo, Rambo, si appoggia sul mio braccio e miracolosamente non mi addenta un dito della mano.
Perché ti ha colpito di più l'ultima parte?
RispondiEliminaAh! Ah! Ah! Thomas, mi immagino la scena del pappagallo...
questa frase mi piace,mi ha colpito molto perchè mi sono sforzato a lungo per capire il significato,ora le spiego:
RispondiEliminaparlo di me,so che qui si parla di una splendida felicità però:io la felicità la vivo tutti i giorni con i piccoli gesti,che forse valgono poco o nessuno li nota però io so che i miei gesti sono ricchi di sentimento.
La parola ARDENTE PAZIENZA mi da l'idea di un'attesa troppo lunga e perchè attendere così tanto quando già so o almeno me lo auguro che la mia anima è disposta a raccogliere tutte le emozioni belle e brutte e non importa "se morirò lentamente"come dice il poeta,la cosa più importante è che sia la mia anima a non morire.
poi perchè il poeta usa il termine ARDENTE che vuol dire bruciare?
Forse usa questo termine proprio per sottolineare il fatto che se aspettiamo finiamo per bruciarci,cioè sprechiamo i nostri anni nell'inutile attesa che non ci porterà mai da nessuna parte,anche perchè non si può vivere sperando ò contando sugli altri altrimenti è come se fossi già morto.
Quindi in questo caso ARDENTE è positivo o negativo?Magari il poeta ci vuole proprio dire di non aspettare.
PROFF!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Mi aiuti perchè mi va in fumo il cervello!!!!!!!
dimenticavo da ciò che ho scritto si capisce che per me ardente è negativo però mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano gli altri,perchè magari sono io che non ho capito,perciò illuminatemi
RispondiEliminaho letto che dobbiamo imparare a essere pazienti,anzi,dobbiamo imparare la meravigliosa arte dell'ardente pazienza,deduco così che il messaggio sia positivo.Con l'ARDENTE PAZIENZAforse ardente ci vuole dire di non bruciare ciò che proviamo dentro di noi nella lunga attesa .
RispondiEliminaBuongiorno Thomas e buona domenica.
RispondiEliminaTi risponderò partendo da una citazione della tua risposta: "la mia anima è disposta a raccogliere tutte le emozioni belle e brutte e non importa "se morirò lentamente" come dice il poeta,la cosa più importante è che sia la mia anima a non morire".
Quando il poeta parla del MORIRE LENTAMENTE non intende la morte fisica, ma proprio quella interiore, dell'anima.
Sull'ARDENTE PAZIENZA aspettiamo commenti degli altri, come hai richiesto tu.
Mi aspetto commenti sui vari aspetti che portano alla cosiddetta MORTE DELL'ANIMA.
Dobbiamo ammettere che almeno una delle cose descritte nel testo le ripetiamo quotidianamente: c’è chi non prende mai una posizione, chi passa tutto il tempo ad autocommiserarsi, preso da insignificanti problemi, e chi, pensando solo a se stesso, non si cura di nient’altro. Avere interessi è una delle cose fondamentali per vivere bene, magari sarà banale, ma essere felici è possibile soltanto quando si riesce a vivere la vita fino in fondo (non solo respirare). Bisogna imparare a conoscere se stessi prima di pretendere di conoscere gli altri, bisogna imparare ad accettarsi. Bisogna OSARE (vedere significato nel dizionario), essere curiosi, mettere a disposizione degli altri le proprie conoscenze. Bisogna leggere, conoscere la musica, l'arte e i luoghi, ed essere felici di volere queste conoscenze. Vivere potrebbe essere fantastico se tutti imparassero a farlo nel modo giusto. Chi non lo fa in questo modo, muore ogni giorno un po' nell'anima, lentamente ma inesorabilmente.
buongiorno proff e buona domenica anche a lei,
RispondiEliminaforse mi sono spiegato male,so che il poeta intendeva la morte dell'anima,però è così sbagliato essere abitudinari?con la morte dell'anima intendevo dire:meglio ripetere le stesse cose che non fare o provare nulla o non avere stimoli.
Il fatto di essere abitudinari non asclude il fatto di avere un'anima viva e piena di passione,però dobbiamo fare i conti con la paura che ha una grande influenza su molti di noi.
Ho letto una questa cosa su internet ora la scrivo perchè mi ha colpito:
la realtà quotidiana è fatta di un'estricabile rete di possibilità mancate,per distrazione,per paura,per un'incapacità di riconoscere quello che si presenta davanti a noi.
Ogni uomo è ricco di sogni e ideali che vorrebbe realizzare,ma spesso si percepisce inadeguato,ma sufficientemente dotato..spesso accade di dimenticare le proprie aspirazioni o ci si convince che non sono poi così importanti.
Eppure l'ESSERE UMANO SOGNA E SE POSSIAMO SOGNARE,ALLORA VUOL DIRE CHE SIAMO STRUTTURATI PER REALIZZARE LE NOSTRE ASPIRAZIONI.
Condivido ciò che ho scitto qui sopra però è difficile alcuni di noi sarà capitato di sentirsi dire,oppure sentire per tv carpe dien:cogli l'attimo fuggente facile a dirsi ma non a farsi,proprio perchè abbiamo troppa paura,ma è così sbagliato avere paura?so che se oggi dico no a una cosa,sicuramente domani non mi sarà chiesta di nuovo e così avrò perso una possibilitàe mi chiederò:chissa se avessi detto si cosa sarebbe successo!Ma allo stesso tempo chi mi dice che dicendo di no io non sia andato meglio!
Ho anche letto(anche se già lo sapevo) che per esorcizzare la paura bisogna andarle incontro e la paura si può vincere!di qualsiasi natura sia.
Comunque è più facile a dirsi che a farsi.
Ciao Thomas, dal tuo commento percepisco un po' di confusione.
RispondiEliminaNon è sbagliato essere abitudinari, è sbagliato esserne schiavi, come dice la poesia. Tutto ciò che noi facciamo, lo dobbiamo fare per scelta. E' sbagliato vivere di abitudini quando dentro di sè si sognano altre cose.
Quanto al CARPE DIEM, la poesia non è un incoraggiamento a fare SEMPRE scelte coraggiose, noi non siamo fatti così, abbiamo, come dici tu, anche, e giustamente, paura. Non mi sembra però una scelta così ardita e paurosa il leggere, essere curiosi, il cercare di conoscersi dentro, il non passare la vita a lamentarsi, l'accettare l'aiuto degli altri, il non abbandonare un progetto prima di iniziarlo, il cercare di fare un lavoro appagante, il rispettarsi.
si in effetti ero un pò confuso,ora perè ho capito.
RispondiEliminaForse avevo ingrandito un pò le cose e mi ero concentrato solo sull'ultimo pezzo della poesia.
Grazie proff
No, grazie a te che sempre ci arricchisci con i tuoi commenti preziosi.
RispondiEliminaSecondo me ardente pazienza non significa lunga attesa ma attesa paziente e piena di vita allo stesso tempo perchè ardente mi dà l'idea di una cosa sempre in movimento, che non si ferma mai.
RispondiEliminaForse ho sbagliato ma è quello che mi fa pensare.
Ciao!!
Secondo me essere abitudinari seza aggingere un po' di vita alla vita porta a una paura di vivere.
RispondiEliminaForse non si capisce molto bene. Provo a fare un esempio: un uomo tutti i giorni mangia un piatto di spaghetti all'amatriciana, solo con pancetta e pomodoro. Se qualche volta non aggiunge un po' di peperoncino dopo un anno avrà paura di aggiungerne perchè è abituato alla quotidianità.
Forse è più confuso l'esempio che la frase iniziale!!!
La parte che mi ha colpito di più in questa stupenda poesia è:
RispondiElimina"Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso".
Penso che per prima cosa sia importante amare sè stessi, volersi bene ed essere curiosi della vita, viaggiando, leggendo e ascoltando musica perchè queste cose ti aiutano a crescere perchè senza far niente si resta fuori dal mondo.
Una piccola felicità è quando dopo un grande sforzo riesco a vincere qualche torneo di racchettone.
X Thomas:
secondo me l'ardente pazienza è una pazienza "viva" quindi positiva.
Spero di rivederti presto a scuola!
Ciaooooooooo a tutti!!!
Salve a tutti...
RispondiEliminaDevo dire che questa poesia è bellissima e ci sono cose che riconosco in me...
Faccio sempre le stesse cose, non mi riferisco al fatto di andare ogni giorno a scuola, ma di tornare da scuola dp aver finito i compiti fare i lavori di casa e sempre così si ripete tutti i giorni tranne quando vado a teatro e a pallavolo...
Queste due settimane spero che cambierà qualcosa visto che sn stata incitata a due compleanni e penso che sia l'occasione giusta per stare in compagnia...
Molte cose mi sembra di farle come se fossi un robot...vissato sulla scuola e sui compiti..
invece mi piacerebbe uscire e correre, correre e ancora correre fino al punto in cui non mi sn stancata di respirare aria fresca...
Il problema è che il tempo è denaro e il tempo passa troppo in fretta...
kmq lasciamo stare le mie questioni personali....
Mi rende felice
-quando mi alzo alla mattina vedo un raggio filtrare dalla finestra, aprirla e respirare a pieni polmoni l'aria
-guardare un film con un lieto fine oppure se non l'ha cercare in tutti i modi un lieto fine (la maggior parte delle volte ci riesco)
-il mio gatto che dorme sereno nella cuccia, senza pensieri e senza preoccupazioni del domani che verrà.
Volevo dire alla prof,
quando abbiamo parlato di paolo e francesca in classe il loro amore mi ha fatto venire in mente la triste storia di Romeo e Giulietta,
è diverso è vero..però il concetto è quello..è POSSIBILE CHE L'AMORE SE NON CONTROLLATO POSSA PORTARE A ESITI COSì TRAGICI? POSSIAMO DEDURRE CHE Sì è POSSIBILE E INFATTI CIò CHE è SUCCESSO A PAOLO E FRANCESCA è SUCCESSO VERAMENTE E MI RENDE PIù TRISTE DELLA STORIA DI ROMEO E GIULIETTA.
Mi chiedo se Dante, se i Capuleti e i Montecchi fossero esistiti prima di lui, li avrebbe messi nei lussuriosi o negli assassini? nell'inferno o nel purgatoio?
Grazie per aver letto...
Giulia Casamenti..
ciao volevo ringraziare Nicolò e se tutto va bene rientro domani grazie.Thomas
RispondiEliminaLa storia di Romeo e Giulietta piace anche a me e ho letto che Dante ha messo le due famiglie nel purgatorio,senza parlare di romeo e giulietta ciao
Per Giuly:
RispondiEliminaDivina Commedia, Purgatorio, canto VI, vv. 106-108
"Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!"
Dante sta parlando dell'Italia e della sua decadenza, del fatto che ci sono molte guerre interne e a causa di ciò molte famiglie sono scomparse. Tra queste, Dante nomina i Monticoli e i Capelleti, che, però, non stavano ad indicare due famiglie rivali di Verona, bensì due partiti che si sono scontrati in Lombardia: uno che stava con l'imperatore (forza ghibellina) e uno che stava contro l'imperatore (forza guelfa).
Sui possibili racconti a cui forse Shakespeare si è ispirato per Giulietta e Romeo, ti consiglio di approfondire:
Masuccio Salernitano, XXXIII novella del suo Novellino (1476)
dove si raccontano le avventure di
Mariotto Mignanelli e Gannozza Saracini, e ci sono somiglianze con il dramma shakespeariano
Luigi da Porto, Historia nuovamente ritrovata di due nobili amanti (1530 circa)
dove il nome delle due famiglie ostili è Cappelletti e Montecchi, che forse Luigi da Porto ha letto proprio in Dante.
Dove avrebbe collocato Romeo e Giulietta Dante?
Domanda interessante.
Che i ragazzi avanzino ipotesi!
Per Giuly:
RispondiEliminaso che il canto di Paolo e Francesca ti ha toccato profondamente. E' questa la bellezza di Dante: lui parla di cose in cui è possibile essere turbati ancora oggi e chiunque può rispecchiarsi in ciò che racconta. Per questo Dante è un grande.
Per tutti:
siete fantastici. I vostri commenti sono generosi e le vostre immagini di felicità sono a dir poco eccezionali. Bravissimi.
Per thomas:
torna presto, ti aspettiamo!
zoppicando,zoppicando domani torno a scuola ciaoooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBuonanotte a domani....................
PER LA PROFF
RispondiEliminaQual'è la data giusta?
STORIA
nella cronologia:guerra civile1642-1648
a pag 144 guerra civile 1640-1648
grazie Thomas
La prego risponda prima della verificaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1642-1648
RispondiEliminaQual è senza apostrofo!
Ciao a domani
proff lo sapevo è la tastiera che funziona male
RispondiEliminaè difettosa provvederò a ripararla al più presto.
oppure ero solo distratto,ma a lei non sfugge niente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Io collocherei Romeo e Giulietta nei violenti contro se stessi o nei morti per amore... ma si può creare un ibrido tra le due pene?!
RispondiEliminaCiao, ciao...
anche io li metterei nei morti per amore, però bisogna comunque tenere mente che romeo ha ucciso per vendicare Mercuzio.
RispondiEliminaX linda:secondo me nel loro caso l'essere violenti contro se stessi è stato comunque un gesto fatto per amore. quindi in questo caso secondo me non c'è bisogno di creare un ibrido tra le due pene.
Ciao,thomas
chissà chi nel sondaggio ha votato la proff valent, chiunque sia stato deve farsi avanti e confessare, sono stato chiaro.
RispondiEliminavi prego aiutatemi stò impazzendo:COME SI FA A METTERE LA FOTO VICINO AL NOME NEI COMMEEEENTIII!!!!!???????!!!!!?????
RispondiEliminaP.S.NON ANDRò A LETTO FINO A QUANDO CI SARò RIUSCITO. WA-HA-HA-HA-ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ
secondo p.s. vi avverto che tra 5 minuti sarò stecchito zzzzzzzzzzzzzzzz sul tavolo del zzzzzzzzzzzz computer quindi zzzzzzzzzzzz per favore cercate zzzzzzzzzzzzzzzzz di fare in fretta by thozzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
RispondiEliminaThomas, sei fortissimo!
RispondiEliminaOra vedo se ti posso aiutare con la foto...stai dormendo?
Ciao a tutti, io mi chiamo STO, mi conoscete? Sìììììì che mi conoscete! Allora vi prego, non mettemi il cappellino (accento), io STO bene senza!!!
RispondiEliminap.s.: ma quanto è pignola la Valenti? Di più!
Ho un programma che mi è stato fornito dagli alieni che mi consentirà di individuare al più presto CHI mi ha votato come la befana doc...mumble, mumble, uhmmmmm....sto pensando....ahhhhh, ora lo vedo, lo visualizzo! Noooo! Non ci posso credere!
RispondiEliminaproff mi sa che gli alieni prima di venire da lei sono passati da me e mi hanno manomesso la tastiera aspetti ci provo anch'io mumble mumble uhmmmmmmmmmmmm....... 3 ore dopo ........ lo vedo lo vedo aspetta no era un falso allarme.
RispondiEliminacomunque bel gioco di parole:
HEI RAGAZZI ABBIAMO SCOPERTO UN'ALTRA ABILITà DELLA PROFF VALENTI OLTRE LA POESIA: I GIOCHI DI PAROLE.
PROOOOOF MI SA CHE GLI ALIENI HANNO MANOMESSO ANCHE LA SUA TASTYIERA NON SI METTONO GLI ARTICOLI DAVANTI AI NOMI PROPRI, DOBBIAMO ESORCIZZARE LE TASTIERE LEI CONOSCE QUALCUNO BRAVO??????????????????????
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaAhahahahah! Bravo Thomas.
RispondiEliminaComunque, l'articolo determinativo si può usare:
1- con i soprannomi (es. il Barbarossa)
2- con i cognomi di personaggi famosi (es. il Manzoni)
3- con i cognomi di donna (es. la Valenti)
4- al femminile e al plurale con tutti i cognomi (es. i Pisu, i Rossi)
5- con i nomi geografici di monti, fiumi, laghi, mari, grandi isole, regioni, stati, continenti (es. il Garda).
Attualmente si preferisce non usare l'articolo davanti ai cognomi di donna, ma, in un contesto informale, è accettabile.
Grazie Thomas, i tuoi commenti sono sempre spunto di interessanti approfondimenti e per questo ti sono riconoscente.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaUN esempio......
RispondiEliminainterrogazione di spagnolo alla lavagna
DRINNN,a casa!!!!!!!!!
riguardo alla foto
RispondiEliminaForse mi sbaglierò ma, per come conosco lo stile di Pablo Neruda, la poesia non mi sembra sua; Neruda utilizza un linguaggio figurato, nelle Odi elementari così come nelle 20 poesie d'amore o in Canto General, che in questo testo non mi sembra presente, pur essendo molto bello. Lei professoressa Valenti cosa ne pensa? Milena mamma di Erik
RispondiElimina