sabato 5 febbraio 2011

Italia, allarme della commissione Ue. "In Italia, semianalfabeta un 15enne su cinque"


Nei test Ocse-Pisa 2010 (simili all'INVALSI) pubblicati a dicembre, l'Italia fa registrare il 21% di quindicenni "con scarsi risultati in lettura". E i commissari li giudicano a rischio per il loto futuro, sociale e sul lavoro. Un quindicenne su cinque, in Italia, è semianalfabeta. Cioè privo "delle capacità fondamentali di lettura e di scrittura". Questa volta, a certificarlo è la Commissione europea che "per contribuire a risolvere il problema, ha istituito un gruppo di esperti indipendenti con l'incarico di individuare metodi per migliorare i livelli di alfabetizzazione", si legge in una nota della stessa commissione. Le lacune emerse in Lettura rendono per i giovani italiani ed europei "più ardua la ricerca di un lavoro e li pone a rischio di esclusione sociale".


Il gruppo di esperti si è incontrato per la prima volta l'altro ieri a Bruxelles ed è stato presieduto dalla principessa Laurentien dei Paesi Bassi, inviata speciale in tema di "Alfabetizzazione per lo sviluppo" per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (Unisco). I ministri dell'Ue si sono prefissi l'obiettivo di ridurre a meno del 15 per cento entro il 2020 la percentuale di alunni che riscontrano difficoltà nella lettura, nella matematica e nelle scienze. 


E in Italia, come stanno le cose? Il Belpaese (= l'Italia), per bassi rendimenti in Lettura, è in coda tra i paesi più sviluppati. Nei test Ocse-Pisa 2010 pubblicati a dicembre l'Italia fa registrare il 21 per cento di quindicenni "con scarsi risultati in lettura". Cioè ragazzi "in grado di svolgere soltanto gli esercizi di lettura meno complessi come individuare una singola informazione, identificare il tema principale di un testo, o fare un semplice collegamento con la conoscenza di tutti i giorni". Appena il compito diventa più complesso, cominciano le difficoltà.


Paesi come Danimarca (15,2 per cento), Olanda e Svezia sono molto vicini all'obiettivo del 15 per cento. In altri contesti (come la Finlandia) la percentuale di adolescenti con scarse capacità di Lettura è addirittura al di sotto del 10 per cento. Mentre in Francia (19,8 per cento), Germania (18,5), Regno Unito (18,4), Spagna (19,6 per cento) e perfino Portogallo (17,6 per cento) le cose vanno meglio che in Italia, che supera la media europea di un punto e mezzo. Segno che c'è parecchio da lavorare.


"L'avvio di questo gruppo  -  spiega Androulla Vassiliou, commissario europeo per l'Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù -  segna l'inizio di una campagna europea volta a individuare le cause principali dei bassi livelli di alfabetizzazione. Troppi europei si trovano esclusi dal mercato del lavoro e incapaci di contribuire pienamente alla società poiché non possiedono le capacità fondamentali di lettura e di scrittura. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi per l'Europa 2020 per una crescita intelligente, dobbiamo agire ora per risolvere il problema, perché solo i giovani potranno creare economie forti e competitive e società sane all'interno dell'Ue."

Tratto da http://www.repubblica.it/ del 03 febbraio 2011

13 commenti:

  1. Non sono molto stupito da questa notizia perchè vedendo i giovani d'oggi e sentendo come si esprimono, mi accorgo della scarsa cultura che c'è. Per quanto mi riguarda l'augurio è di contribuire ad abbassare la percentuale indicata.
    Vi consiglio la visione della Pubblicità Progresso sulla lettura..... seguendo questo link
    http://www.youtube.com/watch?v=J-fnQb0Zsz0&feature=fvw..... Passaparola.

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  2. Sicuramente le basi per la lettura e la scrittura le abbiamo tutti noi,chi più,chi meno.
    Però è anche vero(o almeno vale per me)finchè si tratta di studiare,tutto va bene perchè i libri riportano date e fatti ben spiegati proprio per facilitarti nello studio.Però quando si tratta di fare schede di comprensione le cose diventano un pò più difficili,perchè in quel caso siamo noi lettori che dobbiamo spiegare ciò che abbiamo appena letto ed esporre ciò che abbiamo capito.Mi sono reso conto che non è facile,perchè magari leggendo un testo sul nostro libro di antologia penso di aver capito ciò che ho letto,però poi quando vado a fare gli esercizi mi rendo conto che la lettura necessita di essere riletta una,due o più volte.Anche tre,la cosa importante è che alla fine io capisca ciò che l'autore mi vuole trasmettere o far capire.
    Penso spetti all'insegnante aiutarci,magari proprio facendoci fare più schede di comprensione,perchè dai risultati l'insegnante può capire il nostro livello di preparazione perciò VIVA LE SCHEDE DI COMPRENSIONE DELLA PROFF VALENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    PROFF non colga la palla al balzo per farci farci più schede!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. Questo articolo mi è molto interessato.
    Per me l'idea del gruppo può funzionare, ma la domanda che mi pongo è : perchè a noi ragazzi italiani non ci piace leggere o studiare?
    Forse è la scuola italiana ,che insegna solo a leggere e ripetere ,senza un metodo di studio divertente e stimolante per gli alunni? o siamo noi che non vogliamo conoscere ? ciao sara

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  4. Ottimo spunto di riflessione Sara.
    Mi piacerebbe conoscere le opinioni dei ragazzi.

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  5. penso che tutti noi siamo curiosi e questa curiosità ci porta a voler conoscere tante cose,perciò non credo che siamo noi a non voler conoscere.Il problema forse è che siamo un pò pigri,vorremmo imparare molte cose subito e con il minimo sforzo.
    è vero che la scuola ci insegna a leggere a studiare,ma penso che non sia facile trovare un metodo di studio stimolante per tutti,soprattutto se noi alunni siamo i primi a non aver voglia di apprendere.
    Penso comunque che a 15 anni siano pochi i ragazzi che pensano al futuro,siamo troppo distratti o meglio abbiamo troppe distrazioni

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  6. Questo articolo è molto interessante.Sono molto preoccupata per il futuro dei giovani perchè se si continua così potrebbe succedere qualsiasi cosa.Secondo me molti ragazzi non hanno interesse nel conoscere e capire molte cose che succedono fuori e dentro l'Italia. Io dico che i raazzi non dovrebbero prendere la scuola come un posto dove annoiarsi, ma come un posto dove possono imparare e riflettere (oppure imparare a riflettere),anche perchè se tutti imparassimo a riflettere e poi agire non potrebbe mai succedere come è successo in egitto. Provare per credere! Grazie per aver letto.

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  7. Salve a tutti,
    questo è un'argomento particolarmente importante perchè l'istruzione sta alla base del lavoro, e se si studia molto si può raggiungere una situazione più agiata e più "bella".
    Io ho molti sogni nella testa e spero di raggiungerli tutti ma so benissimo che dovrò studiare molto, ma ciò non mi spaventa!!! =)
    Comunque volevo aggiungere una cosa.
    Nel mio AMATISSIMO GIAPPONE c'è il record mondiale di popolazione meglio istruita!!!!
    Il 100% delle iscrizioni alla scuola dell'obbligo e ZERO ANALFABETISMO!!!!!
    Oh, quanto mi piacerebbe essere nata in Giappone!!
    Pensate che alle 10.00 della mattina prima della lezione loro meditano! Che bella cosa, liberare l'anima e riflettere sulla vita, cosa che non ci sogneremo mai di fare.
    Pensate che la scuola dura dalle 8.00 alle 18.00, però non vi spaventate le lezioni finiscono alle 15.00, poi gli alunni devono pulire le loro aule (Loro!)
    E poi cominciano le ore dei Club scolastici.
    Sono sicura che in Giappone sono tutti più intelligenti di noi italiani.
    Grazie per aver letto, scusate per aver parlato per la maggior parte del Giappone.
    Ciao a tutti!!!!

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  8. X GIULIA CASAMENTI: secondo me non è che i ragazzi giapponesi siano più intelligenti degli italiani ma siano meglio istruiti e meglio abituati di noi. Basta pensare che s puliscono le classi d soli... secondo me stanno più attenti a buttare tutto per terra o a sporcare la classe...
    Secndo me alla maggior parte dei ragazzi scoccia fare esercizi che richiedano più di mezz'ora o che richiedano più concentrazione rispetto ad altre materie.
    Concordo con Pisu: secondo me l'unico modo per imparare a capire testi (ma non solo!!) è fare schede di comprensione DELLA PROF. VALENTI.

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  9. Ciao Linda...
    Grazie per la risposta, ci vediamo domani per parlare delle schedeeeeeeee!
    Ciao a tutti!
    By Giulia

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  10. è molto strano che i quindicenni vadano male a scula dato che fanno le superiori di solito si deve scegliere l'indirizzo per il quale si è più portati.nooo?!?ma comunque secondo me il modo migliore per combattere l'analfabetismo è invogliare di più i ragazzi allo studio e fargli capire che senza la "CANOSCENZA"nella vita non si otterrà mai nienta.

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  11. ciao a tutti,
    io conosco un mio amico che va alle superiori ma che è veramente bravo a scuola e ha dei bellissimi voti.
    Ecco, io mi vorrei fermare su questo punto.
    Il fatto è che anche lui dice che è veramente bello conoscere ed io concordo.
    Molti ragazzi odiano la scuola solo perchè si alzano presto e perchè devono studiare.
    Ma sinceramente io non credo che sarebbe così bello dormire tutte le mattine fino alle 11.00 e stare sempre in casa!!
    Poi molti lasciano la scuola perchè hanno fretta di trovarsi un lavoro MA SENZA CULTURA NELLA VITA NON SI ANDRà MAI AVANTI E SOPRATTUTTO NEL LAVORO!!
    Bisogna impegnarsi e i risultati fidatevi delle prof. saranno più che positiviiii!!!
    Ciaoo a tutti!!

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  12. Ciao, ero già a conoscenza di questa notizia: l'avevo già sentita sui telegiornali o vista nei giornali dei bar. Secondo me si dovrebbe far piacere un pò di più lo studio ai ragazzi: la prof. Valenti ne è un esempio, lei ha molto spirito di iniziativa (il Blog, Le gite...) e questo lo apprezziamo moltissimo. Comunque questa situazione per l'Italia è imbarzzante, se andassi in un altro stato e se parlassi con qualcuno che avesse letto quella notizia io mi vergognerei di essere italiano. A me piace molto leggere ma un po' meno studiare ma mi interessa anche conoscere il senso e il lessico di quello che sto leggendo, concordo con la Sara Cotignoli nel dire che servirebbe un metodo più stimolante. By MARCO MEZZOLI !!!!!

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  13. Questo articolo racconta una realtà molto triste.Non pensavo che esistesse cosi tanto semi-analfabetismo in un'epoca cosi moderna.
    Capisco che è importante studiare (come dicono tutti i grandi) però è anche duro,ma senza sacrificio non si arriva da nessuna parte. Noi ragazzi ci dobbiamo conquistare il futuro con l'aiuto della famiglia e della scuola.

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